Tempo Sospeso
Il grande successo di Expo 2015 si è espresso nella forma di lungo biscione di coda davanti ai padiglioni. Si è arrivati a determinare la riuscita dell’evento fornendo come dato quello della lunghezza delle code.
L’aspettativa cresce con l’attesa, ma dopo 10 ore di fila (tanto il record di attesa al padiglione giapponese) sorge l’inevitabile presa di coscienza dell’irrecuperabilità del tempo sprecato nell’attesa di un contenuto troppo spesso deludente.
Con il sole d’agosto o con le piogge autunnali, le file continuavano la loro ciclica vita, accrescendo il desiderio dei visitatori e definendo il successo delle presenze.
“Tempo Sospeso” fissa una frazione del tempo che una massa di estranei condivide in attesa: vite impotenti che tendono ad un prossimo e parziale traguardo.
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The great success of Expo 2015 expressed itself in the form of a long queue in front of the pavilions. The length of the queues has become the data used to define the success of the event.
The expectation grows with the wait, but after 10 hours in a row (this is the waiting record in the Japanese pavilion) arises the inevitable awareness of the irrecoverability of time wasted waiting for a content that is too often deceiving.
With the August sun or the autumn rains, the lines continue their cyclic life, increasing the visitors’ desire and defining the success of the presences.
The project “Suspended Time” fixes a fraction of the time that a mass of strangers shares waiting: impotent lives that tend towards a next and partial goal.